Progetto SAIA (Sostenibilità Ambientale per l’Innovazione Agricola)

Thetis, in ATI assieme a Bio Soil Expert e con il sostegno di Coldiretti Venezia, si è aggiudicata il Bando Pubblico per la selezione di proposte progettuali, da finanziare nell’ambito del programma di ricerca dell’ecosistema dell’innovazione “I-NEST – INTERCONNECTED NORD-EST INNOVATION ECOSYSTEM”, a valere sulle risorse del Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR).

SAIA affronta diverse sfide legate al cambiamento climatico, tra cui l’innalzamento del livello del mare, la salinizzazione delle terre agricole e la necessità di ridurre le emissioni di gas serra.

In particolare, i punti chiave della proposta progettuale risultano essere:

1. adattamento al Cambiamento Climatico: il progetto si concentra sull’adattamento delle terre agricole alle condizioni climatiche in evoluzione, compresa l’aumentata salinità del suolo. L’uso di colture alofile e la phytoremediation possono rappresentare un’innovativa soluzione per mitigare gli effetti del sale marino, preservando la biodiversità locale e mantenendo la produttività dei terreni;

2. efficienza energetica e gestione “smart” del territorio: il progetto mira ad identificare soluzioni a basso consumo energetico per il drenaggio delle acque e collega le conoscenze idrauliche con quelle agronomiche per studiare soluzioni che minimizzino il consumo di energia;

3. monitoraggio e sensoristica: l’uso di sensori per monitorare parametri agronomici permette di raccogliere dati in tempo reale per testare l’efficacia delle soluzioni di risanamento idraulico. In prospettiva può diventare uno strumento operativo da utilizzare nei processi decisionali

4. replicabilità: l’approccio e le soluzioni testate, in particolare il progetto prevede di utilizzare terreni prelevati dalla zona del Cavallino Tre Porti (VE), possono essere successivamente replicati in altre aree costiere con problemi simili.

Il Progetto SAIA intende quindi individuare nuove conoscenze sulla vulnerabilità costiera per migliorare la gestione futura del territorio, incrementare la diversificazione delle colture con associata una produzione di reddito durante il risanamento del terreno ed infine creare delle nuove filiere di mercato.

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